Nel corso degli ultimi anni l’industria farmaceutica ha messo in campo rilevanti investimenti nella ricerca di “farmaci” finalizzati da un lato a rendere non necessario l’intervento chirurgico per un aborto volontario, dall’altro a individuare prodotti in grado intervenire nello stadio immediatamente successivo al rapporto sessuale per impedire lo sviluppo della gravidanza.
Nella prima categoria rientra la RU486, che realizza quindi un vero e proprio aborto farmacologico. Nella seconda rientrano le cosiddette “pillole del giorno dopo” (fra le quali il prodotto più noto è la Norlevo) e le “pillole dei 5 giorni dopo” (fra cui il prodotto più noto è la EllaOne).